Meno raggi X per i pazienti con la nuova “Tc” in radiologia - Il Tirreno Prato

2021-12-30 13:23:59 By : Mr. Joe Zhou

In fase di allestimento la terza Tomografia computerizzata al Santo Stefano Entro questa settimana saranno conclusi i lavori e sarà in funzione nel 2022

PRATO. In arrivo la terza Tc (Tomografia computerizzata) per la radiologia dell’ospedale Santo Stefano, diretta dal dottor Maurizio Bartolucci. Entro questa settimana saranno completati i lavori di installazione della macchina ai quali seguiranno le fasi di collaudo, verifiche di qualità e formazione degli operatori. Si tratta di un’apparecchiatura di Tomografia computerizzata di ultima generazione, GE CT Revolution Evo che si aggiunge alle altre due Tomografie computerizzategià operative nella struttura. All’inizio del nuovo anno è previsto l’avvio dell’attività diagnostica con il nuovo apparecchio e la programmazione andrà a pieno regime al momento dell’acquisizione del personale medico, tecnico e infermieristico dedicato. Questa terza apparecchiatura messa a disposizione per i percorsi diagnostici, rappresenta un traguardo importante per l’ospedale Santo Stefano, uno dei più grandi in Toscana che garantisce livelli di alta performance diagnostico-assistenziale ad un ampio bacino di utenza come quello della provincia pratese. Si tratta di una dotazione tecnologica all’avanguardia che consente diagnosi ancora più accurate e permette di eseguire indagini altamente specialistiche. «La nuova Tc – spiega Bartolucci – ha come caratteristica peculiare l’elevata accuratezza diagnostica consentita dall’acquisizione di immagini di alta qualità con dosi di radiazione ridotte al minimo grazie alla tecnologia all’avanguardia. L’implementazione di questa apparecchiatura consentirà di definire percorsi dedicati con incremento delle prestazioni per l’ambito oncologico, per la diagnosi di malattia, la stadiazione e il monitoraggio durante la chemioterapia». E’ a disposizione anche un sistema di alta precisione, detto Fluoro Tc che consente di eseguire manovre interventistiche molto complesse come le biopsie polmonari con la massima precisione anche dove sono ammesse tolleranze di millimetri perché si opera in aree critiche. Un ulteriore vantaggio nell’utilizzo è rappresentato dalla ridotta esposizione dei pazienti ai raggi “X”. Lo strumento consente inoltre di sviluppare l’imaging avanzato con possibilità di perfezionamento di alcuni percorsi dedicati al Pronto soccorso e in elezione, all’ambito vascolare e cardiaco, ottenendo esami di ottima qualità e accuratezza diagnostica, acquisiti sempre con bassa dose di radiazioni. «Si tratta di uno strumento molto importante – ha aggiunto la dottoressa Sara Melani, direttrice sanitaria dl Santo Stefano – sia per la tipologia di diagnostica anche interventistica, per il percorso dei pazienti oncologici che devono sottoporsi periodicamente a controlli oltre che per il supporto al Pronto Soccorso». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gruppo SAE (SAPERE AUDE EDITORI) S.p.A., Viale Vittorio Alfieri n. 9 - 57124 Livorno - P.I. 01954630495

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.