DA’ SOLLIEVO - Il caldo si sta facendo sentire ormai in tutta Italia già da qualche settimana e diventa pesante da sopportare anche quando ci si trova a spostarsi con la propria auto, a maggior ragione se si macinano ogni giorno chilometri per motivi di lavoro. Fortunatamente ormai da anni in tutti i modelli è presente di serie il climatizzatore, che permette di alleviare il problema, evidente soprattutto se si è lasciata la propria vettura parcheggiata per ore sotto il sole. Forse non tutti lo sanno, ma la gestione di questo accessorio così utile deve essere eseguita in maniera scrupolosa per evitare di andare incontro a conseguenze spiacevoli. È il Codice della Strada a dare opportune indicazioni a riguardo. 

IN SOSTA VA SPENTA - Occhio però, per quanto l’aria condizionata sia utile quando fa molto caldo,  Nelle giornate in cui l’afa si fa sentire in modo opprimente, non è però possibile utilizzarla in modo indiscriminato. Non tutti sanno, infatti, che è vietato tenerla accesa quando la vettura è in sosta, come qualcuno potrebbe essere portato a fare ad esempio quando è fermo per aspettare un famigliare o un amico. A dare specifica indicazione è l’articolo 157 del Codice della Strada, che recita: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria del veicolo stesso”. 

MULTA SALATA - Tutto è legato alla volontà di preservare l’ambiente e ridurre così l’inquinamento, aspetto diventato ormai imprescindibile per tutte le case automobilistiche. Mantenere il climatizzatore acceso quando si è fermi, infatti, comporta la necessità di non spegnere il motore (a meno che non si abbia un modello elettrico), quindi di diffondere emissioni nell’aria circostante. L’unica eccezione è data dalle situazioni in cui si è fermi al semaforo o in coda. La multa, infatti, può andare da 223 a 444 euro.

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