Elettriche fuori portata per i redditi medio bassi? Vediamo... - Vaielettrico

2022-09-11 04:57:51 By : Ms. Lucy Huang

Elettriche fuori portata per chi ha redditi medio-bassi? A scriverci è un nostro assiduo lettore, Luigi Solazzi, con un interrogativo che molti si pongono. Ricordiamo che i vostri quesiti possono essere inviati a info@vaielettrico.it 

“L eggo con frequenza la frase: “le BEV costano troppo“, quindi non sono alla portata di molti. Fatto salvo l’assunto che la TCO (Total cost of ownership) è favorevole, l’investimento necessario, incentivi o no, è senz’altro oneroso. Ma chi l’ha detto che l’auto devi per forza comprarla? Perché non si prende in considerazione il noleggio, o altre formule come il canone con maxi-rata finale? Se fai bene i conti, il confronto fra acquisto di una termica e il noleggio di una BEV può essere vantaggioso per quest’ultima. Nel mio caso è stato senz’altro così. Da una parte abbiamo costo del capitale investito (o del finanziamento), ammortamento, consumi, costi d’uso, bollo, assicurazione più alta. Dall’altra solo un canone, e consumi ridotti dell’80%. Potete fare un confronto tra l’acquisto di una termica e il noleggio di una auto media BEV? Sono consapevole che non sempre il noleggio è vincente in termini finanziari, dipende dalla capacità di selezione delle offerte. Ma di sicuro il canone al posto dell’acquisto sarebbe alla portata di tutti. E poi, guidare elettrico è un piacere che non ha prezzo“. Luigi Solazzi

Risponde Paolo Mariano.  Lei centra in pieno un approccio a me molto caro. Molti italiani sono  legati al concetto di acquisto e non vedono altra soluzione. Ma molti altri hanno metabolizzato il concetto di noleggio a lungo termine. O, (più comunemente) di acquisto con finanziamento e possibilità di restituzione/ maxirata finale/ rifinanziamento (una sorta di noleggio a lungo termine). Questi utenti sono abituati a ragionare in termini di spesa mensile (un po’ come se il finanziamento si configurasse di fatto come un noleggio). Ed è a questo punto che il “noleggio” di una EV potrebbe risultare vantaggioso rispetto a un’endotermica (e ancor più all’acquisto). Se siamo abituati a ragionare in termini di costo mensile, e le nostre percorrenze sono di un certo livello ( oltre i 15/20.000 km annuali), è facile che la somma della rata di noleggio di un’elettrica e il suo costo di gestione siano di fatto inferiori a quelli di un’endotermica (e relativi costi). E certamente, se hai un reddito contenuto, la prospettiva di una (bassa) rata mensile risulterà più attraente rispetto all’esposizione per un acquisto.

Facciamo un esempio. Dacia Spring, citycar elettrica di Dacia, viene proposta dal costruttore con una formula di finanziamento che prevede un’anticipo di 3.275 euro e 36 rate mensili da 180 euro. Al termine dei 36 mesi si può decidere di restituire l’auto, saldarla (attraverso il pagamento di una rata finale di 8.190 euro, oppure rifinanziare l’importo residuo). L’alternativa termica in casa Dacia, per quanto si tratti di un’auto un po’ più spaziosa, è Dacia Duster. In questo caso l’anticipo richiesto è di 3.960 euro, le rate sono sempre da 180 euro, e la maxi rata finale è di 10.380 euro. Nel primo caso, al termine del periodo di finanziamento, se decideremo di riscattare l’auto, in totale avremo speso 17.945 euro. Nel secondo caso avremo speso 20.820 euro. L’elettrica sarebbe costata meno anche all’acquisto. Oltre a consentire un notevole risparmio fin dal primo km percorso!

Ma, giustamente, il nostro lettore si chiede: sono in molti, anche con redditi medio bassi, ad affrontare comunque l’acquisto di un’auto termica. A volte usata. Senza battere ciglio, pagano con bonifico alcune migliaia di euro. E sono consapevoli che dovranno sborsarne alcune centinaia ogni mese per carburante e manutenzione. Queste stesse persone, però, non prendono quasi mai in considerazione un’elettrica. Inspiegabilmente. Elettrico che è certamente la scelta più economica per i prodotti di fascia alta, ma che, in molti casi, oggi, può esserlo anche per quelli di fascia bassa. Concordo con lei, Luigi. Difficile da comprendere! E attenzione all’orizzonte (quello orientale)! Stanno arrivando molte nuove auto in grado, sulla carta, di stravolgere ancora il mercato.

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A volte leggo gli articoli o alcuni commenti e mi sembra di vivere su un’altro pianeta.

In questo viene consigliato come esempio, nel caso si abbiano poche disponibilità economiche, di prendere un Dacia Spring con soluzione rateale (totale circa 18000€).

1- per chi non ha molti soldi 20000€ sono tanti 2- se spendo 20000€ *devo* poter usare la macchina in qualunque condizione senza limitazioni. Una elettrica che ha, a voler essere generosi, 120km di autonomia, non può andare bene. Sarà al massimo una seconda auto. 3- rateizzare i costi è una possibilità, ma consigliarlo è sbagliato. Si fa debito e si paga di più rispetto al costo che si pagherebbe in una volta sola.

Ricapitolando l’articolo consiglia, a chi ha poche risorse, una macchinetta limitatissima, ma bisogna avere un garage per le ricariche ed una seconda auto per gli spostamenti lunghi. Perfetto. Geniale.

Aggiungo poi un ultimo appunto. In quasi tutti gli articoli che scrivete, non viene mai contato il valore attualizzato del denaro. Il concetto che voi e chi scrive le recensioni continuate a propinare è che l’auto elettrica costa molto subito, ma nel tempo si ripaga per via dei risparmi. Il valore del denaro non è una costante e 30000 spesi nel 2016 non sono uguali a 20000 nel 2016 + 2500 per 4 anni.

quindi: sei povero e non ti puoi permettere una roba? semplice: fai debiti e prendila a rate! ma LOL!

Che poi è quello che comunemente accade per tante altre cose, a partire dagli smartphone… Non capisco dove stia lo scandalo, si presuppone che ognuno sia adulto ed in grado di fare le proprie scelte ponderate.

Sarò vecchio come pensiero, ma solo per la casa ho fatto debiti.

Per il resto non riesco, preferisco rinunciare.

esattamente come te ma evidentemente alle nuove generazioni sta bene così, il modello di “abbonamenti” glielo stanno rifilando in tutti i settori, dai software alla musica alle APP dei telefoni, pure Ikea ci prova con i mobili! per me, rimarrà sempre una follia.

Nel caso dell’auto privata non è solo un problema di adesione al modello “noleggio perpetuo” ma di necessitá per gli spostamenti indispensabili (lavoro, figli, …) per i molti che non hanno tutto vicino a casa. Purtroppo non credo che i servizi di mobilitá condivisa (car sharing, navette aziendali e cosí via) potranno mai incidere piú di tanto sulla situazione salvo cambiamenti drastici della societá.

Scusate signori ma il commento più attinente alla realtà è quello di Daniele, con buste paga da 1200/1400 mese con annessa rata di mutuo o affitto da pagare chi ti finanzia le rate dell’auto? Molti di Voi continuano a non capire che siamo un paese mediamente POVERO, basta vedere la media degli stipendi dichiarati e, soprattutto, il fatto che l’Italia è l’unico stato europeo dove gli stipendi sono SCESI confrontando quelli del 1990.E per la mobilità di questa vasta fetta di connazionali proponiamo la dacia spring? Mi sembra di essere tornato ai tempi della cortina di ferro, in Germania Est ad esempio potevano permettersi quasi unicamente la trabant (se non la conoscete cercate in rete), mi sembra la stessa situazione.Bel futuro ci attende!

Guardi che la spring non è una macchinetta da “buttare”… Se ha 200 km al giorno da fare per lavoro o altro è perfettamente adeguata. Il problema è che noi italiani vogliamo andare in auto dappertutto.. anche al cesso…invece di prendere ad esempio i mezzi pubblici o la bicicletta in città…la BEV avrebbe anche il vantaggio di non pagare il parcheggio sulle strisce blu o di avere una esenzione con un semplice abbonamento da € 60 all’anno, ma dipende dal Comune, bisogna informarsi non sparare sentenze per partito preso…

In effetti se si vuole essere veramente ecologici bisognerebbe usare di più la bicicletta e le gambe cercando un uso comunque limitato dell’auto privata.

Grazie. Io ci sono passato da quella situazione. Guadagnavamo 1800€ al mese in 2 io e mia moglie appena sposati 15 anni fa. Oggi il doppio per fortuna e grazie al duro lavoro. Se ho ristrutturato casa col superbonus è perché ho avuto un prestito ponte dalla banca pur pagando un mutuo. Se ho preso un’auto elettrica, seppur economica, è perché mi danno facilmente un finanziamento da 20 mila euro. Poi ci sto guadagnando grazie a fotovoltaico, zero bollo etc…, ma 15 anni fa a parità di incentivi non avrei mai potuto perché sono le banche che decidono se darti i soldi. Chi non ha mai avuto questi problemi non può capire

Onestamente, non ho mai capito queste forme di contratto, cioè, rata grossa iniziale di circa 3 stipendi, 180€ per tre anni e poi super rata da circa 7/8 stipendi. Cioè, cosa mi cambia rispetto a far finanziamento e allungare le rate per abbassare la rata? Perché devo pagarla per forza in 3 anni? La terrò almeno dieci, se anche la pago in 5 rimettendoci magari 500€ per i maggiori interessi di due anni in più? Cioè, per arrivare a pagare la maxi rata finale comunque in quei tre anni devo accantonare dal mio stipendio 227€ da aggiungere ai 180 della rata prelevata dal conto, comunque ogni mese devi accantonare 407€. Forse è dico forse, come agente di commercio che piuttosto che pagare in tasse, cambia auto ogni 2 o 3 anni può avere una convenienza più che altro pratica, non pagare maxi rata e ripartire con nuovo acquisto e avere auto nuova e teoricamente senza noie causate dall’età. Non è una polemica, proprio non capisco perché siete così entusiasti della formula, c’è di sicuro qualcosa che non considero ma non capisco quale. L’assicurazione in questo caso a chi è intestata? A me o alla società che gestisce il tutto? Che quando un giorno per x motivi non avrai più bisogno del noleggio, ripartire in 14 esima classe, magari in età da pensione, insomma non è così economico, oltre a non avere una tua classe di rischio quando un figlio farà patente e non potrà entrare in prima con bersani e dovrai pagargliela piena pienissima e come neopatentato..

La mia auto è differente, niente finanziamento perché è anzianotta ed è tutto pagato. È molto ecologica perché,sta ferma e non inquina. Lunga autonomia, perché ha due serbatoi,49lt di gpl sempre pieno e pronto a partire,ed un serbatoio di riserva di benzina con almeno 30/40lt . Zero ANSIA da ricarica e ZERO spese!

Se la sua auto sta ferma, dove sarebbe l’ANSIA se fosse elettrica?

La verità è che vuole evitare l’ansia da rata, non da ricarica! 😀

Sinceramente, sono anc’hio fra quelli che storce il naso all’idea di comprare a rate.

Avendo i soldi, con l’acquisto si risparmia.

Se uno guarda al TCO, se le macchine, a benzina o elettriche, stanno quasi ferme, la differenza la fanno bolli e revisioni, che aiutano, ma allungano i tempi di rientro.

In conclusione, penso che fra vent’anni avremo quasi tutti l’auto elettrica (o nessuna), ma che non è il caso di forzare il passo, ognuno farà il passaggio quando si sentirà pronto.

Inoltre, vista la scarsità di offerta, per l’ambiente è meglio che le vetture elettriche in questo momento vengano acquistate da chi fa molti chilometri, non da chi la usa per la gita nel fine settimana qualche volta al mese…

La vedo veramente difficile fra 20 anni. L’elettrico non è per tutti. L’ITALIA geograficamente, per densità demografica e compendi immobiliari (per età anagrafica parlo di quelli costruiti negli anni 70 ed oggi oggetto di ecobonus 110) non potrà essere almeno fra 20 anni ELETTRICA. L’età media delle auto circolanti in Italia è di 12 anni. Poi c è da considerare: 1)il Parco Auto d’epoca e Storico 2) i milioni di monotraccia termici 3) i nuovo acquisti di termiche che continueranno a vendere e portano ad un Reset del tempo ex novo per queste autovetture. 4) nel 2022 di parla di una crescita economica a stento dello 0,8 Chi vivrà vedrà….

Certamente chi vivra’ vedra’, e magari fra vent’anni circoleranno ancora parecchie vecchie auto a combustione interna, ma:

– Il parco d’epoca e storico conta poco o nulla, non e’ una macchina che esce due volte l’anno per una manifestazione che fa la differenza.

– uh… i monotraccia non so che cosa sono, mi spiace.

– Gli acquisti di auto termiche dipendono dal prezzo, dalla disponibilita’ e dai costi di gestione. Se scendono un po’ le batterie o se sale abbastanza la benzina, gli equilibri si spostano velocemente.

Aggiungo: Il mercato di adesso non e’ il mercato che ci sara’ fra 5 anni. Ora siamo in un mercato di “early adopter”, prezzi alti e disagi accettati solo da chi “crede” nel futuro della tecnologia. Ma se ha fatto caso, tutti i produttori hanno annunciato *tante* nuove fabbriche di batterie, che cominceranno a produrre fra due-tre anni. Quindi fra 3-4 anni cominceranno a entrare in produzione veicoli meno cari in numeri consistenti, orientati alla “early majority”, e non credo che prodotti economici per la “late majority” siano distantissimi…

La cosa più divertente di questo articolo è che pur di dimostrare che l’elettrico conviene hanno usato un semovibile inguardabile che ha stessa autonomia e prestazioni di uno scooter di 50cc…

Divertenti sono le tue affermazioni non so su cosa basate…. Sicuramente non sull’esperienza diretta

Buon giorno Alessandro, mi fa piacere trovi divertente l’articolo. Dacia Spring non ha prestazioni e autonomia di uno scooter 50cc. E qua non vogliamo dimostrare a tutti i costi che l’elettrico conviene. Ma solo che spesso non venga nemmeno preso in considerazione. Prendiamo il finanziamento per una Panda. Moltissime persone, tra quelle che avrebbero la possibilità di ricaricare l’auto a casa, pagano 4.000,00 Euro di anticipo e 100 Euro di finanziamento mensile per 48 mesi. Poi altri 7/8.000,00 Euro per riscattarla. E in questi mesi, ogni mese, 200,00 Euro o più di carburante. Sono queste le persone alle quali mi riferisco.

Per me 200 km di autonomia dichiarati e quindi 150 reali (forse) e velocità massima di 120 km/h sono prestazioni da scooter 50cc…anzi lo scooter ha decisamente più autonomia!

Gli scooter 50cc hanno velocità di legge di 45 km/h e se elettrici non superano i 70 km d’autonimia. E anche basta con la solita distinzione tra autonomia reale e dichiarata. Chi guida auto elettriche (quindi non lei) sa bene che l’autonomia dipende dalle condizioni ambientali, dal percorso, dalla guida. E a tutti, in condizioni ottimali, è capitato di percorrere ben più chilometri di quelli “dichiarati”. Se lei, Alessandro, ha così poco da dire, può anche evitare di dirlo.

Continui a parlare di cose che non sai….. Girando in provincia (BO) la mia Dacia Spring ha una autonomia REALE di 250 km, E diversamente dallo scooter quando piove non mi bagno……

Sarei proprio curioso di sapere quanto km fai al giorno…magari 200 in scooter…

Se la sua auto sta sempre ferma non le serve. Se non le serve sta pagando bollo e assicurazione per niente. Buttarla o venderla sarebbe la soluzione zero spese ma dubito che in Italia lei possa vivere senza automobile, quindi dubito che quanto dice sia vero

La Spring e la Duster sono due auto diverse. È chiaro che la Duster costi di più. Per fare un paragone corretto si deve usare la stessa auto. Strano che non venga fatto visto che ce ne sono di modelli sia elettrici che endotermici……

Sono molto d’accordo. Una è una scatoletta scomoda e senza bagagliaio e sfido chiunque a fare un viaggio medio lungo con famiglia e bagagli annessi. La Duster è più grande e più sicura. Oltre al fatto che ha un motore diesel nella versione 1.5 molto parco nei consumi. Per fare i paragoni si può confrontare la Spring con una Panda al limite. È come paragonare la Fiat Punto con una Ferrari 458 Italia….

ho voluto fare un paragone in casa Dacia. Duster è la scelta per molte persone che cercano la soluzione più economica in assoluto. Non mi pare di aver paragonato una Punto con una Ferrari.

E allora il paragone è errato. La Spring al massimo va paragonata in casa Dacia alla Sandero Streetway per dimensioni, spazio interno e costi. La Duster è di una categoria totalmente diversa. Per capirci, è come se paragonassimo la 500e action con la 500x… io la paragonerei più alla 500 termica o alla Panda, non essendoci più la Punto che sarebbe il contraltare della Sandero.

È chiaro che confrontare NLT BEV e NLT ICE è un conto, confrontare tutte per possibilità BEV con tutte le possibilità ICE è un saluto. Alla firma del contratto per la mia id3, mi è stato proposto l’acquisto con e senza finanziamento, il NLT e il leasing. Prima di firmare mi sono fatto un giro per banche ed istituti di credito e vedere altre proposte di finanziamento. Alla fine ho optato per un finanziamento esterno, a lungo termine (volevo forse simile alla durata della garanzia della batteria, l’ho trovato a 7 anni) con una rata simile alla differenza tra sopra gasolio+manutenzione della Golf rispetto alla spesa+manutenzione con l’elettrica, ho speso alla fine meno che non per una nuova golf

CHI HA UN REDDITO MEDIO BASSO DI SICURO NON HA UN GARAGE E NON CERCA UNA MACCHINA CHE FA 150KM CON UNA CARICA!CERCA UNA MACCHINA TUTTO FARE !!!

Leggo commenti del tenore: “quando compro un’auto voglio fare un affare…” beh, signori vi do una notizia: un’auto non è un investimento, è una spesa continua. Sia che l’acquisti in contanti che con finanziamento o leasing o NLT ecc. Quindi in cambio del salasso tutto quello che possiamo chiedere è che l’auto ci dia un buon servizio, per quello che ci serve. Le BEV a mio giudizio ce lo danno. Sono comode, brillanti, consumano 1/3, manutenzione quasi nulla. E allora la mia proposta è: se non possiamo permetterci una BEV per l prezzo di acquisto oneroso, e restiamo col nostro vecchio mezzo che inquina, costa tanto di manutenzione, consuma tanto, pare un trattore quando lo senti arrivare, prendiamo in considerazione pagare una quota mensile alla nostra portata per fare un salto di qualità. Non è vero che tutte le proposte di NLT o altro sono fregature, certo bisogna saper scegliere.

Ecco un altro che è passato dal diesel all’elettrica e ora dispensa consigli al mondo.

Innanzitutto non sono d’accordo sulla definizione di “Investimento” parlando di un auto, il vocabolario recita così: “Investimento”- Impiego di una somma di denaro in un’impresa o nell’acquisto di valori o beni durevoli…L’auto NON è un investimento, e parlando di redditi medio bassi, mi infastidisce leggere frasi del tipo “E sono consapevoli che dovranno sborsarne alcune centinaia ogni mese per carburante e manutenzione.” Ma dove? un auto di proprietà se la uso poco consuma anche poco. E di sicuro al massimo si spendono 200€ l’anno di tagliando (un reddito medio basso non ha una BMW). Il carburante? Vediamo quanto costa un Kwh di corrente alla colonnina (0.45€) perchè un reddito medio basso di sicuro non potrà accollarsi anche l’affitto di un garage, e certamente non avrà pannelli solari che gli forniscono energia gratis (ammettendo di aver già ammortizzato la spesa di installazione). Per finire, consigliare un noleggio a lungo termine da 180€/mese a chi ha un reddito di 1000€ al mese, significa indurre una persona a ridurre le proprie entrate del 18% a VITA. E si, mi sono fatto bene i conti…

@Davide: sono d’accordo quasi su tutto, nel tuo caso hai fatto bene i conti, non sempre ci sono le condizioni. Ma spesso sì. Sui tagliandi: una ICE vecchia comincia a essere onerosa, non è sempre vero che basta il tagliando basico. Ci sono tanti pezzi che si rompono: una volta i freni, una volta il turbo, le pompe, gli iniettori, il FAP, la distribuzione, l’alternatore,la frizione, la testata, lo scarico….e via così. Tutti pezzi che non ci sono nelle BEV.

@Luigi Si, vero, ma da informatico posso garantirti che anche il reparto elettronico, soprattutto su un veicolo esposto a vibrazioni (saldature a stagno Rohs dei chip)e/o sbalzi di temperatura ed umidità possono portare a problemi molto più onerosi, rispetto ad una semplice pompa del carburante. Considerando l’acquisto di una elettrica usata di qualche anno, in caso di guasto non potrei portarla al mio meccanico sotto casa (quello dei 200 euro all’anno). Le elettriche sembrano piu semplici e con meno pezzi rispetto alle endotermiche ma non è sempre vero. Certo, la nuova moda degli ADAS ha comportato una estensione di km di cavi anche nelle normali benzina e diesel, ma siccome parliamo di redditi bassi, io penso più ad una Citroen o Fiat usata di qualche anno. Abs e airbag e basta insomma. Di elettriche così “semplici” credo ci sia solo la CZero, che pur avendo un costo abbordabile sull’usato (circa 9.000€, mi sono informato perchè ci stavo facendo un pensierino per entrare anche io nel mondo ad elettroni) purtroppo con batterie vecchie di 5 anni l’autonomia su superstrade è troppo bassa per me. Spero di sbagliarmi, ma la decisione europea di bandire le auto nuove dal 2035 otterrà una circolazione di veicoli vecchi sulle strade, non dico come a Cuba ma qualcosa tipo Egitto e paesi a basso reddito pro capite (alcuni girano ancora con la Fiat 131 Mirafiori). Se poi dovessero inasprire le tasse per disincentivare l’acquisto e/o il mantenimento di vecchie auto endotermiche usate si avrebbe per forza un trend da parte di un ceto con reddito medio basso di totale rinuncia all’auto. In questo secondo scenario, aspettiamo a dichiarare “che bello, meno auto in giro = meno inquinamento”. Si, sarebbe in parte vero, solo che lo Stato, ad oggi percepisce tasse su carburante e bolli spalmati su 40 milioni di auto. Se le auto diventassero appannaggio solo degli imprenditori e dipendenti a livello semi-dirigenziale, si dovrebbero accollare anche tutti gli introiti mancanti. E gia oggi si lamentano delle tasse….

Le previsioni sono che entro qualche anno le BEV costeranno meno delle ICE, in quanto i prezzi delle batterie scendono tutti gli anni. Se poi circoleranno meno auto, tanto di guadagnato.

Grazie Davide, per fortuna qualcuno che ha ancora un briciolo di senso critico c’è, oltre ad avere una padronanza sui numeri applicati alla realtà. Nessuno ha mai scritto dove si andrebbero presi i soldi che lo stato non incasserebbe più dalle accise, voce importantissima per il bilancio del paese. Ma oltremodo a questi signori che stanno scrivendo commenti ben seduti davanti ad un pc con l’aria condizionata accesa, che se sono in grado di capire i dati delle statistiche dovrebbero rendersi conto che ad esempio i primi 4 mesi del 2022 sul mercato dell’usato il 51% era dato da vetture con più di 10 anni sul groppone, e ricordo che il totale dell’usato è stato ben superiore del mercato del nuovo in termine di numeri. Quanto può valere un auto del genere? E qualcuno scrive che un elettrica se la possono permettere tutti?

Domanda: è diventa una colpa anche scrivere ” ben seduti davanti ad un pc con l’aria condizionata accesa”? Dovremmo scrivere in piedi sotto il sole a 40 gradi? Ce lo faccia sapere.

Caro sig. Tedeschini, mi dispiace non si sia capito che era un eufemismo, solo per evidenziare che da un punto di vista abbastanza “agiato” si sparano numeri a organo riproduttivo canino come quelli di questo articolo dove si afferma che l’elettrico è alla portata di tutti, come ad esempio le ho dimostrato quale sia la spesa media sul mercato dell’usato per i redditi medio bassi, il 51% del mercato dell’usato è di auto con più di 10 anni, secondo lei sono auto che vengono acquistate da famiglie con redditi da 40-50 mila euro all’anno o da quelle che non arrivano a 15.000? E in numeri assoluti non sono certo 200 o 300 auto, i dati sono anche a vostra disposizione . Comunque può scrivere dove vuole, in ufficio a 20 gradi o al sole a 40, purtroppo vedo che i concetti non dipendono dalle temperature ma dalla capacità di capire la realtà, in questo articolo mi sembra molto lontano

Livio, mi perdoni. Dove ho detto che l’auto elettrica è per tutti? Non l’ho mai detto. Dico solo che molto spesso non viene considerata anche da chi potrebbe. Tutto qua.

Vero non lo ha scritto, ma almeno quando vuole fare paragoni, per onestà intellettuale almeno li faccia corretti. Visto che è rimasto in casa dacia, mi spiega perché ha fatto il confronto tra una Spring ( prezzo di listino ( 20.000 euro ) con una termica come la Duster ( prezzo di listino 16.500 euro ) e non con la Sandero ( prezzo di listino 11.700 euro ) che comunque almeno per dimensioni è già anche più “comoda” di una Spring? Se il suo confronto “economico” parte con un gap di 9.000 euro da Spring a Sandero contro quello del confronto tra Spring e Duster di 3.500 euro quanto è ancora conveniente l’elettrica? Penso che come parametro quando si fa un confronto ci debba essere la minor differenza tra i due oggetti, altrimenti se è casuale poteva fare il confronto anche con una qualunque altra auto

Vacca boia ma uno deve esser parecchio sfigato per subite una sequela di rotture così…noi come “muletto” di Famiglia abbiamo una Polo di 20 Anni che a vederla lavata pare nuova…tagliandata da me con un costo medio di un tagliando biennale da 60-100€ …finita la garanzia ha visto il meccanico 2 volte dove abbiamo cambiato (a scopo cautelativo) catena di distribuzione e poi un sensore di temperatura rotto (speso 300€ + 70€)…per il resto tutto originale (ps. quando VW faceva ancora auto robuste e di livello superiore) ! Costa 400€ scarsi tra assicurazione e bollo annuo con 50€ di benzina/Mese e quindi totale spesa annua 1000€…da parte nostra spesa più che congrua per una utilitaria da usare senza pensieri (aereo porto , spesa , etc) 👍

A leggere i commenti mi viene voglia di non prendere più auto, altro che elettriche. Che spreco di soldi ste auto, non vedo l’ora di disfarmene

Sono d’accordo con te, infatti ora io uso l’auto solo per spostamenti sporadici e solo quando piove, per muovermi ho preso un e-bike e oltre a risparmiare su carburante, manutenzione ecc. risparmio pure i soldi della palestra, non sono mai stato così in forma! Senza contare che non sono mai in coda, e non ho problemi di parcheggio.

Quello che abbiamo fatto noi in famiglia. Io vado a lavorare in bicicletta normale percorrendo 150km a settimana. Mia moglie con la ebike fa tutte le sue commissioni e la piccola spesa giornaliera facendo circa 100km a settimana. Sono circa mille km al mese che togliamo alle nostre auto. La mia auto fa circa mille km all’anno, praticamente la tengo solo perché ci sono affezionato (spider di 24 anni di età). Mia moglie ha una GPunto di 16 anni che fa circa 6mila km l’anno e il tagliando onestamente lo sto facendo ogni tre anni, l’auto ha solo 120 mila km e non ha mai avuto un guasto fino ad ora anche se onestamente è trascurata e staziona all’aperto. Mi ero informato lo scorso anno per una 500e per mia moglie, ma ho rinunciato. Sarebbe stato solo uno sfizio. L’esborso di 27mila euro non li avrei recuperati mai, la vecchia Punto in termini di costi è imbattibile.

Da quando un servizio che costa fior di soldi aggiunto al valore del bene, cioè l auto porta ad un vantaggio economico? NLT conviene solo alle aziende che scaricano una bella % del canone mensile. Chiaro che se il reddito personale lo consente, uno può anche fare un NLT, ma in generale non è conveniente per privati con un reddito che spesso devono dirottare su cose ben più importanti dell auto come ristrutturare una casa, università per i figli. Pensare all all’automobile con NLT significa essere condannati a pagare l auto a vita. Mica tutti possono permetterselo. Io la pianterei con soluzioni fasulle mirate solo a tirare l’ acqua al proprio mulino

Concordo in pieno, al di là dell’esempio pratico fatto con l’auto elettrica meno costosa, meno sicura, meno performante, con meno autonomia e capacità di carico in assoluto. Me la vedo proprio come unica auto per una famiglia… la Dacia Spring! Geniale!

Mi aggiungo anche io alla lista di quelli che non sono d’accordo con l’assiduo lettore che ha scritto l’articolo. Il fatto che una macchina si renda più “accessibile” con la formula del noleggio a lungo termine o del leasing non vuol dire affatto che è più conveniente. Alla fine si spenderanno molti più soldi e tra rata iniziale (spesso considerevole) e canone mensile ci si può trovare in difficoltà anche se si prende 1.700 – 1.800 al mese, anche perché non viviamo solo per pagare il mutuo e le rate dell’auto. La soluzione migliore resta a mio avviso l’acquisto di veicoli a km zero o usati di pochi mesi

Andai un anno fa a farmi fare dei preventivi per Corsa-e, Zoe, WV id3 e la spesa minima per il leasing era di 300€ al mese, più anticipi da 7-8 mila euro, per cui esclusi a priori il leasing. La Spring mi dissero che non era disponibile da nessuna parte e cmq non é il tipo di macchina che cerco. Morale della favola: acquisto rimandato

Leasing Kona 64Kw da dicembre 2020 (contratto firmato 40 gg prima): anticipo 5mila, rata 150e per 36 mesi, 20mila e per ev acquisto al termine (che nn faro’, puntero’ su un’altra elettrica). La rata comprende la poco costosa manutenzione ed esclude RCA e Furto/incendio (me le son attivate da me poiche’ quelle proposte dal concessionario erano troppo costose). Auto perfetta per le mie esigenze, ne sono contentissimo, di taglio, autonomia, adas e sicurezza ben maggiore risp a Corsa e Zoe, piu’ simile ad una Id3, ma con autonomia e rendimento ancora leggermente maggiore.

Ok, grazie per la condivisione 🙂

Per curiosità, visto che ne sei soddisfatto, perché sai già per certo che non riscatterai la Kona? E non la riscatterai neppure per darla in permuta?

Perche’ spero (anzi, oramai potrei dire speravo visto che guerra e carenza vetture nuove causa prolungarsi della pandemia han rotto le uova nel paniere …) che i prezzi delle vetture elettriche e la relativa speculazione calino. Avrei potuto comprarla la Kona, ma nn mi andava di cedere totalmente alla speculazione sui prezzi delle tanto desiderate elettriche … ad es qs modello, a fronte di una batteria che da sola potra’ anche valere 10mila euro, che rispetto alla sorella termica ha un motore certamente assai piu’ economico, un po piu’ di elettronica, ma no cambio, no marmitte, ed un sacco di altre cosette in meno … non ha senso che costi 18-20mila euro in piu’ rispetto al benzina. La differenza e’ un massima parte speculazione, in questo modello come piu’ o meno in tutte le elettriche. Facendo il leasing ho sperato di cedere cosi’ solo una parte delle mie finanze alla speculazione…sperando cosi’ dopo 3 anni di trovare un panorama commerciale “normalizzatori”. Ma appunto ogni giorno che passa mi sembra che invece la situaz peggiori…

Capisco. Considera comunque che quella che chiami speculazione è anche un modo per le case automobilistiche di farsi ripagare l’ingente ricerca e sviluppo che hanno dovuto mettere in campo per realizzare i nuovi modelli elettrici, rispetto a quelli termici che costituiscono mere evoluzioni dei modelli precedenti già esistenti. Che poi questo sia congruo con la differenza di prezzo richiesta non lo saprei, probabilmente no.

Non sono d’accordo con il ragionamento espresso nell’articolo. Il problema vero di chi ha un reddito medio basso è l’accesso al credito. Con 1200€ di stipendio e un affitto/mutuo da pagare nessuna banca ti approverà mai il prestito/leasing/noleggio che sia. Non vedo cosa c’entri il tipo di alimentazione del veicolo

Io ci ho provato a considerare il noleggio a lungo termine quando ho preso la Model Y…. Ma non sono riuscito a trovarci un vantaggio. Innanzi tutto: c’è sempre una maxi rata iniziale (chiamiamola anticipo o come volete) che dev’essere alta per avere una rata umana… Ed allo scadere del noleggio, se vuoi prendere un’altra auto, altra sberla di anticipo… Poi la rata: di certo non regalata, anzi più alta che con il corrispondente leasing o finanziamento: eh, ma dentro hai tutto incluso… Salvo poi ragionare sul fatto che manutenzione ordinaria non ne hai, quella straordinaria è comunque coperta dalla garanzia, bollo non c’è (e comunque se non erro sarebbe in ogni caso da pagare a parte, con le ultime regole)… rimane l’assicurazione, che comunque, facendo due conti, per quanto ben carrozzata, è pur sempre pagata profumatamente. Ed alla fine del 36 mesi? Puff, non hai in mano niente, perché l’auto devi restituirla! Alla fine ho scelto leasing: rata più bassa (a parità d’anticipo), l’assicurazione me la scelgo e compongo io ed alla fine dei 36 mesi posso riscattare l’auto ed eventualmente darla in permuta per una nuova, con un valore di svalutazione per Tesla attualmente molto basso, con conseguente abbattimento del costo annuale sui 36 mesi.

Senza considerare che con il noleggio a lungo termine dei obbligato alla fine dei 36 mesi a far riparare ogni inevitabile striscio nella carrozzeria, con perlomeno tutte le franchigie della casco del caso…

Non riesco a trovarci un vantaggio, se non per un auto il cui valore dopo 3 anni è talmente basso che dandola in permuta ci rimetti o al più vai al pari del costo del riscatto…. Se perlomeno cominciassimo a non avere l’anticipo, allora potrebbe avere un senso…

Aldilà del discorso elettrico od endotermico ormai le aziende hanno più interesse a “venderti danaro” più che un’auto.. Tassi interesse assurdi ed un sacco di cappi nascosti dietro presunte forniture di servizi compresi.. Grande attenzione a quello che vi propongono xche mai e ripeto mai è conveniente per chi acquista. I corsi ai venditori li fanno bene.. Per vendere.. E soprattutto sullelettrico conoscenza della vettura proposta .. ZERO Quando vai aldilà delle solite stupidate su navigatori. Impianti audio..o spie colorate e ti addentri nel tecnico vero.. BUIO TOTALE..

Esatto. Sono pienamente d’accordo. Oggi l’auto è rappresentata e venduta non per quello che serve, ciò è portarti da “A a B” ma per tutti gli accessori inutili: lucine multicolore, spie che quando accendono ti mettono ansia per nulla, suona per la cintura, suona per il freno a mano, suona per le luci, suona per gli sportelli, suona per tutto! Io ho preso la patente nel 1974 sulla nuova 500 del 1966 di papà ed con 20 cavalli di propulsore, uscivamo in 6 la domenica (stipati come le sardine in scatola) e ci divertivamo lo stesso se non di più! L’auto aveva: 1 interruttore x i tergicristalli, 1 interruttore x le luci, devia luci e frecce, spia olio, benzina, abbaglianti e contachilometri che traballava a 50 km/h ah ah ah! stop, non aveva nulla di più e ti portava lo stesso ovunque! Se si fermava x strada era riparabilissima, di solito candele, spinterogeno oppure la cinghia, che la si tenevano in auto come scorta per pronto intervento! Oggi per cambiare una lampada del faro si deve smontare mezza auto! Sulla 500 era un lavoro da 10 secondi. E va bene, è la tecnologia! Ora c’è l’app per uscire, l’app per sapere dov’è l’auto, l’app per tutto! Anche noi avevamo l’app! Appena arrivi ti fai una bella nuotata a mare senza preoccuparti dei costumi bagnati quando entravi in auto! E via con il tettuccio di stoffa aperto a cantare a squarciagola! Forse sto diventando vecchio!

Assolutamente d’accordo…nella maggioranza regna ignoranza latente perché (elettrica o meno) adesso qua di chiedi una info in po più approfondita in conce , ti rispondono a caso o cercano di sviare …se costretti vanno su internet (successo a me) per cercare di risponderti a segno ! Come sono d’accordo che cercano di venderti denaro (vedi benefit delle finanziarie a fine Anno)…a me qualche Anno fa hanno cercato di spillarmi 2K€ in più al momento della firma del contratto perché non ho voluto accedere al finanziamento…ne è nato un casino che la metà sarebbe bastato ma alla fine ho avuto ragione avendo il testimone che ha confermato che nessuno aveva parlato del tipo di pagamento durante la trattativa !

Proprio in questi giorni il governo francese sta valutando un intervento per incentivare il NLT (noleggio lungo termine). L’obiettivo è di arrivare ad una rata di 100 euro/mese per una utilitaria BEV, a salire per classi maggiori, durata oltre i 7 anni, con rata di acquisto finale. Cosa ne pensate? Potrebbe essere una soluzione per accelerare la rottamazione delle vecchie ICE?

Domanda: 100 euro al mese per una dacia spring ( che definire unica auto tuttofare per una famiglia è un eufemismo ), in 7 anni sono circa 17.000 euro. Maxi rata finale, nessuno la acquista perchè dopo 7 anni riferendomi alla garanzia del costruttore, la batteria “può arrivare” ad avere un’autonomia ridotta al 70%. Pagare una rata per rifinanziare il riscatto o prendere un’altra spring con batteria nuova e la poca autonomia di quel modello perlomeno utilizzabile al 100%, quale sarebbe il risultato di questa iniziativa? Piazzali di spring usate con 7 anni di vita invendibili pieni e gente che spende 100 Euro al mese con auto che per la famiglia hanno molte limitazioni? Vero che negli anni 60 si faceva da Milano a Messina in 4 su una cinquecento, ma a questo punto vuol dire che la tanto decantata transizione ecologica ci riporta a quel tenore di vita?

Solo un commento. La Dacia è la mosca bianca per così dire delle BEV. In questo momento , il costo medio di una BEV si attesta sui 30.000 € . Ho visto in tv offerte , con anticipi minimi di 8/10.000 € , non proprio bazzecole . Prendiamo la Megane e-tech : 8.250 € di anticipo , 36 rate da 240€/mese , maxirata finale di 24.111 € , totale 41.000 € con incentivi statali. In casa Renault c’è anche la Twingo elettrica , anticipo 4.550 € , 36 rate da 120 € e maxirata di 10.328 €. Ripeto si può sicuramente pagare una rata da 240 € al mese , ma dare l’anticipo diventa problematico . Penso che ne concordino anche altri lettori. Per la rete di ricarica e come alimentarla , ho già espresso le mie opinioni in altri commenti.

Una considerazione sui finanziamenti, visto che di recente ho fatto un preventivo per una Twingo per la quale mi è stata ventilata l’ipotesi rata iniziale + 3 anni di rate + valore futuro garantito (decidi se tenerla o restituirla). Leggendo bene il contratto era chiaro (e forse direi anche normale) che il “valore futuro garantito” rientrava nel capitale finanziato, e quindi ci si pagavano gli interessi sopra (anche se poi si decide di restituirla), col risultato che su 3 anni, per un’auto del valore di €k24 si dovevano pagare ben €k5 din interessi… fate molta attenzione e valutate bene tutto quando scegliete la formula più adatta alle vostre esigenze.

p.s. spesso formule di finanziamento e leasing prevedono un chilometraggio limitato, se lo superate dovete pagare extra.

p.p.s. questo vale anche per le auto termiche

costerà eguale o meno ma è MOLTO più pericolosa!

In base a quale dato sarebbe più pericolosa?

a parte la pericolosità, di cui non posso esprimermi ma nutro comunque delle perplessità, parliamo di uso reale. per i redditi bassi, come si parla in questo articolo, non si può avere come unica auto una spring, che fa molto meno di 200km in autostrada, a max 125kmh. una famiglia non può viaggiarci, mentre con una qualsiasi fiat tipo da 15000 si può affrontare qualunque viaggio. attenzione, sto parlando di questa macchina in questo caso d’uso, e dimostra una inaccessibilità economica dell’elettrico sotto certi termini. sulla fascia superiore invece si può ragionare diversamente, le auto sono “complete” e confrontabili con le termiche.

Al momento è indubbio che l’auto elettrica (a parte le convinzioni di quelli che da bambini mettevano la carolina sui raggi della bici convinti che così sarebbe andata più forte perchè faceva più rumore), è indubbiamente migliore di qualsiasi altro tipo di mezzo a trazione “carbonifera”. Detto questo dobbiamo capire cosa vuol dire in questo paese di Troll elettrificare tutto entro il 2035! Già oggi ci sono città che si spengono per sovraccarico di corrente: Ieri è capitato al circondario di Trezzo in Lombardia, ma sono decenni che si parla di Grid, avete mai visto un applicazione pratica? in compenso alzi la mano chi non ha mai visto due linee ad alta tensione incrociarsi magari più volte anche a portata di vista (fate un giro nella bassa padania). Oggi che le centrali sul Po spengono perchè non possono pescare l’acqua per rafreddare, e quelle elettriche per via dei bacini vuoti In Lombardia 5000 centraline di ricarica (esclusi i Fai-Da-Te) a una media bassa di 6KW succhiano 30MW se tutte collegate, e vista la scarsità di centraline immagino siano proprio tutte collegate. Ora: Se Fiat dovesse mettere sul mercato una panda elettrica come le Dacia, quante panda comprerebbe la gente, e quante altre città resterebbero al buio? Se questo e i futuri governi non si danno una mossa, nel 2035 altro che auto elettrica, torneremo tutti alla carrozza a cavalli.

e lo sa perché succede tutto questo? perché per decenni abbiamo bruciato idrocarburi in quantità sconsiderata e adesso il pianeta ci sta chiedendo il conto: siamo sempre in tempo a cambiare rotta

Se ci crede, Christian, vada avanti come un treno e dritto come un fuso.

“Al momento è indubbio che l’auto elettricaè indubbiamente migliore di qualsiasi altro tipo di mezzo a trazione “carbonifera”. Mah, la settimana scorsa mi sono recato in centro Italia per lavoro. 477 km all’andata (il centro Italia è impraticabile coi treni), altrettanti al ritorno. L’albergo prescelto (non da me) in centro non aveva colonnine di ricarica. Nessun problema, distanza coperta in meno di 5 ore sia all’andata che al ritorno, nessuna sosta (5 minuti per il bagno al ritorno). La mattina dopo 5 minuti per il pieno. Sicuro che le auto elettriche siano meglio proprio in tutto?

No, oggi non per tutti. Vaielettrico lo scrive di continuo. Magari si potevano fare 320 km, il “pieno”, fare gli altri 147 km + 147 km al ritorno, rifare il “pieno” e arrivare a casa dopo altri 320 km (scarichi), alla portata di quasi tutte le macchine con batteria >70kWh andando ai 130 reali con clima, ma con due soste da circa 40 minuti, sia all’andata che al ritorno. Soste che non tutti possono (o sono disposti a) fare. Domani, magari, l’Hotel in centro ha il suo parcheggio con ricarica e allora le soste le devo comunque fare, ma di meno di 10 minuti, solo quello che mi serve per aggiungere un centinaio di chilometri all’autonomia.

Ottimo, “domani” acquisterò un’elettrica. Magari “domani” sarà l’anno prossimo, visto che CATL ha anunicato la batteria che consentirà 1.000 km (dicono loro) di autonomia.

A quale prezzo? aumenta l’autonomia ma anche il costo?

Lilluminazione deiI ponti calatrava di Reggio emilia, costava 7/8 anni fa 1 milione di euro all’anno al comune (ora non so): in compenso, rotonde di una certa rilevanza sono spesso al buio.. D’altronde, vuoi mettere la soddisfazione di sapere che chi passa in autostrada li veda?

Piccolo appunto, l’acqua non serve per raffreddare gli impianti, ma per generare vapore in ciclo combinato. Di fatto le centrali potrebbero andare anche solo a gas, ma erogando il 30/35% in meno di corrente spendendo gli stessi soldi per il combustibile.

Per auto a trazione carbonifera intendi che fai il pieno di carbone nel serbatoio? Lo usi in polvere o a tocchi?

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